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EMIGRATI E IMMIGRATI DELLA SARDEGNA

Tuor operator cinesi in visita nel sud Sardegna

12.09.2017 - La Cina "scopre" la Sardegna sulle orme del viaggio del presidente Xi Jinping dello scorso mese di novembre. Da venerdì scorso, su iniziativa della Regione e grazie alla collaborazione di UnionCamere Sardegna, 16 tour operator e agenti di viaggio cinesi, prevalentemente del segmento del lusso, stanno visitando il sud dell’isola per un educational tour che ripercorre, e amplia, l’itinerario seguito dalla delegazione presidenziale. E proprio per dare il benvenuto e presentare la destinazione Sardegna agli operatori asiatici, i tour operator hanno incontrato l’assessore del Turismo Barbara Argiolas e il presidente regionale di UnionCamere, Agostino Cicalò.
L'accordo con UnionCamere. "È un momento importante - dice Argiolas - perché ci presentiamo a un mercato grande e complesso come quello cinese e abbiamo bisogno di confrontarci con agenzie e tour operator per conoscere meglio il turista cinese e creare le condizioni per ospitarlo al meglio. Ma è importante anche perché l’incontro di oggi è la prima iniziativa nata dall’accordo pluriennale tra l’assessorato del Turismo e UnionCamere, cioè le Camere di Commercio sarde, siglato nello scorso mese di agosto per promuovere insieme la nostra destinazione in Italia e all’estero. La Cina è un mercato di grande interesse, praticamente ancora inesplorato: la visita del presidente Xi Jinping ha suscitato grande curiosità verso la nostra isola e questo educational ci aiuterà a capire anche come possiamo diventare una destinazione di appeal per i viaggiatori cinesi”.
“I mercati stranieri – dice Agostino Cicalò – sono quelli che ci stanno dando maggiori soddisfazioni e l’avvio dei contatti con la Cina è molto importante trattandosi di un mercato dai grandi numeri. Questa è la strada da percorrere, visti i risultati di quest’anno e degli anni precedenti e puntiamo a vedere i primi risultati già nei prossimi mesi”.
Europa, destinazione di tendenza per i cinesi. Non bisogna sottovalutare, spiega l’esponente della Giunta Pigliaru, che tra le preferenze dei viaggiatori cinesi, “l’Europa è in crescita e gli esperti ritengono che l’area mediterranea sarà la meta di tendenza del prossimo anno. I numeri della Sardegna finora sono stati modesti ma con un forte trend positivo che dobbiamo valorizzare, tanto più che il 2018 sarà l’Anno del turismo Europa-Cina: nel 2016 abbiamo avuto 20.512 presenze dalla Repubblica popolare cinese, molto più del doppio rispetto alle 9.300 del 2015, con una permanenza media di sei giorni e mezzo. È ancora poco ma la visita del presidente cinese può essere per noi un importante elemento di attrazione".
12 aziende cinesi. La delegazione di tour operator e agenzie di viaggio cinesi è composta dai rappresentanti di 12 aziende che operano nei più importanti segmenti: dal luxury al lifestyle, dal MICE (Meetings, Incentives, Conventions e Exhibitions) al wedding, dal business ai viaggi personalizzati più una rappresentanza della stampa specializzata. Nei quattro giorni in terra sarda, sulle tracce di Xi Jinping che vi si era recato accompagnato dal presidente Francesco Pigliaru, la delegazione visiterà le rovine di Nora, proposta sia come destinazione di interesse culturale ma anche come location per matrimoni (le Terme antiche). Poi visite alla città di Cagliari e alle sue attrazioni: tra le altre, il Museo archeologico e il Museo etnografico della Cittadella dove, grazie alla presenza di alcuni gruppi in abito tradizionale, i partecipanti all’educational ammireranno la straordinaria fattura dei vestiti e dei gioielli della tradizione. Comprese nel tour anche escursioni in altre località del sud dell’isola, come il villaggio nuragico di Barumini, e alcuni incontri alla scoperta delle specialità enogastronomiche.
La Sardegna ha molto da offrire ai viaggiatori cinesi. "La grande crescita economica della Cina negli ultimi dieci anni - dice ancora Barbara Argiolas - ha creato una fascia di turisti che, secondo le valutazioni degli esperti, sono tra quelli che spendono di più al mondo, viaggiano sempre più spesso all’estero e, negli ultimi tempi, oltre a monumenti e shopping, vanno alla ricerca di esperienze di vita locali. L’elemento più interessante riguarda la composizione anagrafica: i cinesi che viaggiano sono o giovani, nati negli anni Novanta, oppure persone over 55 con la famiglia al seguito. La Sardegna ha molto da offrire a questi viaggiatori: l’incontro di oggi è il primo passo di un percorso che, insieme a enti locali e imprese, vuole includere la nostra isola nei sempre più massicci flussi turistici dalla Cina”.
L'educational con tour operator e agenzie di viaggio rientra nella strategia del governo regionale di intensificazione dei rapporti tra la Sardegna e la Repubblica popolare cinese, che, tra le altre cose, ha anche portato all'insediamento di un centro di ricerca del gigante tecnologico Huawei nel polo tecnologico del CRS4 a Pula. (aise)
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