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EMIGRATI E IMMIGRATI DELLA SARDEGNA

Integrazione Immigrati: AVVISO BIL.COMP.

05.08.2019 - L’Avviso si inserisce all’interno di un quadro complesso che vede soggetti pubblico – privati coinvolti in una molteplicità di misure volte a contrastare fenomeni di marginalizzazione delle fasce più deboli della popolazione,rafforzando la coesione sociale, il capitale umano e il contesto economico eproduttivo. Come formalizzato dal Piano regionale per i flussi migratori -Aggiornamento tecnico-finanziario (Anno 2019) - è importante tener conto deimutamenti sociali in atto e garantire la prosecuzione delle principali azioni giàattivate, introducendo nuovi progetti ed interventi che tendano a promuoverelo sviluppo di una società multiculturale, pluralista e coesa. Coerentemente alPosition Paper e a quanto formalizzato dal Piano integrato degli interventi inmateria di inserimento lavorativo e di integrazione sociale dei migranti, di cuiall’Accordo di Programma tra Ministero del Lavoro e Regione Sardegna,l’Amministrazione regionale intende agevolare l’inserimento degli immigratinel mondo del lavoro e dell’economia formale - col concorso di numerosisoggetti istituzionali quali la Presidenza della Regione, l’Assessorato delLavoro Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale,l’Assessorato della Sanità, l’Assessorato dell’Agricoltura, l’Agenzia Laore, l’Agenzia ASPAL - per realizzare progetti di integrazione mediante l’usointegrato di risorse comunitarie, statali e regionali. L’avviso si inserisceall’interno del PO FSE 2014/2020 e in linea con la nuova programmazionedei fondi SIE, in attuazione della strategia “Europa 2020”, che individua nella riduzione del numero di persone a rischio di povertà e di esclusione sociale uno degli obiettivi strategici per la crescita inclusiva dell’Unione, edell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (Risoluzione adottatadall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015) che definisce tra i propri obiettivi quello di proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi gli immigrati, nonché per ridurre la quota di persone che vivono in stato di povertà. L’Assessorato del Lavoro Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, attraverso il Servizio Inclusione Lavorativa, intende attuare politiche inclusive rivolte ai propri cittadini, senza distinzione di razza,sesso, religione o provenienza, promuovendo programmi di empowerment e di inclusione attiva rivolti a target particolarmente vulnerabili della popolazione. La volontà è quella di favorire la piena integrazione dei nuovi residenti ed accrescere la coesione sociale, culturale e lavorativa di tutte le fasce della popolazione locale, compresa quella di origine straniera. Nello specifico si tratta di interventi mirati a promuoverne l’inclusione sociale e la piena partecipazione alla vita della collettività. La Regione Autonoma della Sardegna e l’Assessorato di competenza elencano a seguire le attività già poste in essere per cittadini di Paesi terzi e minoranze etniche: Avviso DIAMANTE IMPRESA – vede finanziati 8 progetti perl’accompagnamento alla creazione di impresa per 230 immigrati,selezionati su oltre 600;
Avviso CUMENTZU – risultano in gestione 13 progetti riguardanti serviziintegrati per il rafforzamento delle competenze e l’inclusione attiva degliimmigrati;
Progetto LIANTZA – nato per rafforzare la rete dell’immigrazione inSardegna e potenziare il sistema dell’integrazione di cittadini di PaesiTerzi;
Avviso Catalogo C.A.R.P.E.D.I.E.M. - riguardante progetti di inclusione e diempowerment;
Avviso FORMALI – risultano approvati 7 progetti sui servizi integrati per ilrafforzamento delle competenze e l’inclusione attiva degli immigrati.Tali azioni si integrano tra loro e rafforzano gli interventi previsti dal Fondoasilo, migrazione e integrazione (FAMI 2014-2020), che ha finanziato progetti(DROP-IN, Passepartout, Assomigranti Sardegna, Excelsa, PRIMARiconoscere le capacità) dell’Obiettivo Specifico 2, col fine di: (c)promuovere l’inclusione sociale di minori e giovani stranieri, anche di seconda generazione; contrastare la dispersione scolastica; fronteggiare i gap di rendimento; (e) garantire l’accesso ai servizi sanitari, alloggiativi,formativi, sociali e finanziari dei titolari di protezione internazionale e deimigranti economici; (f) promuovere la conoscenza di diritti, doveri eopportunità rivolte ai migranti, con specifica attenzione alle peculiarità dellesingole comunità; (g) favorire la partecipazione degli stranieri alla vitapubblica e sociale e sensibilizzare la comunità d’accoglienza favorendo conoscenza e rispetto reciproci.

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