Logo Regione Autonoma della Sardegna
EMIGRATI E IMMIGRATI DELLA SARDEGNA

Emigrazione, al via il primo Meeting dei giovani di origini sarde.

CHIA, 24 GIUGNO 2011 - "Da terra di emigrazione la Sardegna sta diventando terra di immigrazione ma soprattutto di ospitalità: non ci siamo dimenticati che diversi decenni fa tanti Sardi hanno lasciato, non senza sofferenza, la propria Isola. Oggi siamo noi a essere chiamati ad accogliere popoli ed etnie di altre realtà culturali e religiose, perché la nostra identità si può rafforzare anche e soprattutto con il confronto con nuove genti: solo così potremo essere anche per il futuro Sardi nel mondo. La Regione sta facendo e continuerà a fare la sua parte per essere un soggetto attivo nell’emigrazione. La recente approvazione del Piano annuale lo conferma, con lo stanziamento di quasi 4 milioni di euro, la cifra più alta stanziata tra tutte le Regioni italiane per questo fenomeno". È il messaggio di saluto che il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha fatto pervenire in occasione dell’apertura del primo meeting che ha portato a Chia (Domus de Maria, in provincia di Cagliari) 150 giovani discendenti di emigrati sardi arrivati da diversi Paesi del mondo: oltre che dall’Italia, da Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Germania, Olanda, Svizzera e Perù.

Il meeting, organizzato dall’assessorato regionale del Lavoro e dall’Acli Sardegna, continuerà anche domani e domenica, giornate nelle quali si discuterà di emigrazione e nuove generazioni a confronto (oggi e domani) e di comunicazione e informazione per una nuova qualità associativa (domenica).

“È la prima volta che si tiene una iniziativa del genere – ha detto l’assessore del Lavoro, Franco Manca durante il suo intervento – l’appuntamento di oggi, che voglio definire gli Stati generali dell’emigrazione, è la prima occasione in cui i rappresentanti dei circoli sardi, delle federazioni, delle associazioni di tutela ma soprattutto tanti giovani con origini sarde si incontrano e si conoscono. Con un obiettivo preciso: rafforzare il patrimonio di valori, primi fra tutti quelli di solidarietà e identità che hanno caratterizzato l’emigrazione sarda in questi anni, e iniziare insieme il percorso che porterà alla formazione di una nuova classe dirigente di circoli e federazioni che operano nel mondo”.

L’assessore ha poi ricordato che la normativa regionale sull’emigrazione risale al 1991: "In questi 20 anni il mondo è cambiato, è diventato sempre più un villaggio globale, multiculturale e multireligioso, e forse è arrivato il momento di capire e recepire anche attraverso nuove leggi quali siano le esigenze di questo fenomeno che muta giorno dopo giorno. Anche per circoli e federazioni occorre pensare a un nuovo modello organizzativo e a nuovi contenuti, partendo ovviamente da quanto di buono è stato fatto nel corso degli ultimi anni per garantire alle strutture un futuro e una prospettiva sicuri".

In Italia e nel mondo operano 122 circoli sardi, 7 federazioni, 8 tra associazioni di tutela e la federazione delle associazioni di tutela.



27.06.2011