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EMIGRATI E IMMIGRATI DELLA SARDEGNA

Iscrizione al Servizio sanitario nazionale

L'iscrizione al Servizio sanitario nazionale vale per l'intera durata del permesso di soggiorno ed è estesa anche ai familiari a carico regolarmente soggiornanti. L'iscrizione cessa nel caso in cui il permesso non venga rinnovato, nel caso in cui venga revocato o annullato o anche in caso di espulsione. Si può comunque beneficiare ancora dell'iscrizione esibendo la documentazione che provi la contestazione della revoca dei servizi in sede legale.
In caso di scadenza del permesso di soggiorno nel corso dell'anno, la tessera sanitaria viene rilasciata fino alla data di scadenza del permesso; con il rinnovo può essere emessa una successiva tessera fino al 31 dicembre, sempre usufruendo del contributo annuale versato.

Per iscriversi bisogna presentarsi negli uffici dell'Azienda sanitaria locale (Asl) del territorio in cui si risiede o presso quella in cui si ha effettiva dimora, indicata nel permesso di soggiorno, con:
- documento di identità personale;
- codice fiscale o autocertificazione che lo sostituisce;
- permesso di soggiorno in corso di validità o ricevuta di rinnovo;
- autocertificazione di residenza o, per chi non è residente, una dichiarazione di effettiva dimora (si considera dimora abituale l'ospitalità da più di tre mesi presso un centro d'accoglienza). Per ottenere la residenza è necessario avere un contratto di lavoro o essere familiare a carico di un cittadino dell'Unione Europea che abbia un lavoro autonomo o dipendente e che sia a sua volta iscritto all'anagrafe cittadina;
- dichiarazione nella quale ci si impegna a comunicare ogni variazione delle proprie qualità personali (residenza, stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero, stato di famiglia, ecc.);
- se si è disoccupati, autocertificazione dell'iscrizione all'Ufficio di collocamento;
- ricevuta del versamento su conto corrente postale intestato al fondo sanitario regionale della somma dovuta.

Nel caso in cui la Questura subordini il rilascio del permesso di soggiorno all'iscrizione al S.S.N., il cittadino straniero potrà richiedere alla Asl l'iscrizione provvisoria della durata di tre mesi, sulla base del documento rilasciato dalla Questura. Appena ottenuto il rilascio del permesso di soggiorno il cittadino dovrà presentarlo alla Asl per formalizzare l'iscrizione che avrà validità dalla data di ingresso in Italia fino alla scadenza del permesso stesso.

Per l'iscrizione al S.S.N. è previsto il pagamento un contributo pari a 388.00 Euro.
Tutti coloro che pagano le imposte attraverso la dichiarazione dei redditi non devono versare il contributo poiché il pagamento delle imposte comprende anche quello per il S.S.N. In tal caso, sarà sufficiente presentare alla Asl di appartenenza, oltre ai documenti richiesti, una copia del quadro RV - addizionale regionale e comunale all'Irpef del modello della dichiarazione dei redditi.
Il cittadino straniero che soggiorna per motivi di studio deve versare, invece, un contributo minore pari a 149.77 Euro. In tal caso, deve effettuare un pagamento su conto corrente postale (da ritirare presso la propria Asl di appartenenza) intestato alla Regione in cui abita e consegnare la ricevuta del pagamento al momento dell'iscrizione.

L'iscrizione al SSN è gratuita se il cittadino straniero :
- è disoccupato con permesso di soggiorno e iscritto alle liste di collocamento;
- è rifugiato con regolare certificato attestante lo status di rifugiato e richiedente asilo;
- è coniugato ed è a carico di un cittadino italiano;
- è minore con genitore residente in Italia e appartenente ad una delle categorie sopraelencate.

Dopo l'iscrizione al S.S.N., è necessario scegliere un medico generico, detto medico di famiglia, consultando gli elenchi di medici disponibili nella propria Asl. E' sempre possibile modificare la scelta.
Per le cure dei bambini dalla nascita fino ai 14 anni bisogna scegliere il pediatra. Al compimento dei 14 anni, l'Asl procede ad una revoca d'ufficio comunicando alla famiglia del bambino la necessità di provvedere alla scelta del medico di famiglia. Esistono però particolari motivi da comunicare prima della scadenza, per i quali i genitori del bambino possono chiedere di non revocare il pediatra fino al 16° anno di età.