Le politiche per l’integrazione degli immigrati sono state fondamentali per l’inserimento non conflittuale delle popolazioni straniere nella società sarda e per garantire la tutela della "integrità della persona".
Le politiche di inclusione sono state dirette, da una parte, ad assicurare agli stranieri presenti nel nostro territorio delle basi di partenza nell’accesso a beni e servizi e, più in generale, delle condizioni di vita decorose. Un’interazione a basso conflitto ha implicato che le politiche di integrazione sono state rivolte anche e forse soprattutto ai cittadini italiani e non solo agli stranieri che vivono e lavorano nell’isola. All’interno delle misure destinate a garantire l’integrità della persona, fondamentale importanza rivestono anche quelle dirette a "premiare la legalità" di chi, facendo uso di strumenti ormai finalmente operanti a pieno regime quali l’ingresso per lavoro nell’ambito dei flussi, l’ingresso per i ricongiungimenti familiari, è entrato regolarmente nel nostro paese.
In particolare si è operato a livello di istruzione, università, insegnamento della lingua italiana, lavoro, alloggio, salute, lotta alla discriminazione, e riconoscimento dei diritti di cittadinanza e di rappresentanza.
Tutto ciò a portato la Sardegna ad essere al primo posto nella graduatoria comparativa, cioè la regione a maggior potenziale integrativo degli immigrati rispetto allo standard di vita della popolazione locale - Rapporto C.N.E.L. 2011.
CittadinanzaLa cittadinanza è disciplinata all’art. 9 della Legge 91/1992 e può essere concessa dal presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno ai cittadini stranieri che hanno residenza legale in Italia da almeno 10 anni, ai
AbitazioneLa Legge 39/1990 (legge Martelli) aveva accuratamente evitato di parlare di “case per gli immigrati”, limitandosi a prevedere e finanziare strutture di accoglienza di breve temporaneità attraverso le quali i flussi programmati di
RicongiungimentiLo straniero regolarmente soggiornante nel territorio nazionale, titolare di carta di soggiorno o di un permesso di soggiorno, in corso di validità, per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per motivi familiari, per asilo, per
Centri di accoglienzaLa Direzione Generale della protezione civile è il soggetto attuatore dell’accoglienza, per far fronte allo stato di emergenza umanitaria, che ha avuto inizio nell’estate del 2007, ha acquisito le manifestazioni d’interesse